Funky Mondays presenta The Wool Cottage!

Funky Mondays presenta The Wool Cottage

Per l'appuntamento Funky Mondays Presenta oggi parliamo con Daniela di The Wool Cottage. Daniela e Alessandra sono due cugine dalle mani d'oro; noi ci siamo innamorate l'inverno scorso delle loro creazioni calde e morbide, ma le loro meraviglie non hanno stagioni.

Una premessina che ci sentiamo di fare è che ci siamo attardate un po' su questo post, e vi incoraggiamo ad andare a spiare il feed instagram subito subito, perchè con i primi freddi le loro foto cominciano già a scaldarci! Noi siamo già innamorate perse delle loro pantofole in feltro, adorabili!

Vi lasciamo alla lettura, a presto! 

Ciao Daniela, grazie per aver accettato di partecipare a questa piccola rubrica! Raccontaci subito, come nasce il brand The Wool Cottage?

L'idea nasce da un sogno e dal mio ideale di vita: wool perché la lana e più in generale i filati sono l'armatura che sostiene questo progetto; cottage perché adoro pensare a un luogo confortevole e accogliente in cui vivere la mia dimensione creativa e dove condividere progetti e ispirazioni con coloro che trovano nel "fare con le mani" una forma di espressione personale quasi indispensabile. Per ora condivido tutto questo con i miei cugini, i quali a dire il vero sono cugini solo per l'anagrafe: siamo cresciuti insieme e il nostro è piuttosto un rapporto di "sorellanza-fratellanza", siamo un team ben assortito e davvero affiatato.
Nel mio immaginario vedo proprio un bel villino immerso nel verde completo di giardino fiorito e laghetto, con un bel laboratorio luminoso dove rifugiarmi a dar vita ai miei prodotti. Molto più romantico dello scantinato in cui lavoro attualmente!

Anche gli scantinati hanno il loro fascino, dai! Ma ripartiamo dalle origini, ricordi ancora qual è stata la tua prima vera creazione?

Le prime nozioni di maglia e cucito le devo a mia madre, sarta e magliaia per passione (alla quale devo anche il mio armadio sempre ben fornito di quelli che ora vanno così di moda con il nome di ugly sweaters: confesso, durante l'adolescenza li ho odiati tanto!).
Mi ha insegnato ad usare ago, filo e uncinetto all'età di circa cinque o sei anni, credo che le prime vere creazioni fossero delle presine all'uncinetto donate alla pesca di beneficenza della scuola, frequentavo la prima o forse la seconda elementare.
La prima creazione invece che mi ha portato del grano (soldi veri, wow!), è stato un paio di calze che ho venduto a una vicina di casa: rido ancora al ricordo della sensazione di gioia mista ad un senso di inadeguatezza e di imbarazzo che provai in quel momento!

E da quel primo paio di calze ad oggi, quando hai pensato che un semplice hobby o una passione si potessero trasformare in qualcosa di più?

Lo sto pensando proprio ora, in questo preciso momento. 
Ci avevo già provato circa cinque anni fa, aprendo la mia prima vetrina su Etsy, ma senza troppa convinzione. I primi clienti sono arrivati ma non ero abbastanza motivata, così dopo poco tempo ho mollato tutto. 
Mi sono rimessa in pista lo scorso inverno con un po' più di determinazione e consapevolezza, ora sto cominciando a raccogliere i primi frutti, consensi, contatti, clienti... è una cosa che mi riempie di felicità e allo stesso tempo mi spaventa, spesso mi sveglio la mattina senza un'idea ben precisa di cosa fare, ma ogni giorno la strada sembra svolgersi da sola davanti ai miei piedi; in rete poi ho trovato molte amiche pronte a sostenermi ed incoraggiarmi... in breve, sperando di non gufarmi da sola, credo proprio che questa sia la volta buona!

E a proposito di gufaggi e momenti no, ti va di raccontarci di quella tua creazione che proprio non ne voleva sapere di nascere?

Tasto dolente, nei giorni no anche i lavori più semplici come infilare la macchina da maglieria o impacchettare un ordine diventano imprese davvero titaniche! 
La creazione che più mi ha dato filo da torcere sono proprio i calzini che realizzo con la macchina da maglieria circolare per calze. 
L'ho acquistata (leggi: me la sono fatta regalare da mio padre) senza alcuna cognizione di causa e al momento di iniziare a utilizzarla ho perso dieci anni di vita. Istruzioni scritte inesistenti sia per il funzionamento che per la parte meccanica, a disposizione solo alcuni video online in lingua inglese, mi sono dovuta arrangiare armandomi di tanta pazienza e cocciutaggine, tra notti insonni e imprecazioni irripetibili.
Dopo circa una settimana la prima cosa che somigliava vagamente ad un calzino ha preso vita, una medaglia d'oro alle olimpiadi o un premio Nobel non avrebbe prodotto in me maggiore entusiasmo!

Dal momento che adoriamo e invidiamo tantissimo le vostre foto, ecco un piccolo collage. Splendide!


Funky Mondays presenta The Wool Cottage


Quando non sei impegnata con tessuti, lana e company ti diverti a creare altro?

Sono affascinata dal mondo della grafica e delle illustrazioni, piacerebbe tantissimo imparare disegnare, almeno un piccolo fiorellino in fondo al biglietto di ringraziamento che invio ai miei clienti. Sono ancora ferma agli omini che disegnavo all'asilo, un cerchio e cinque bastoncini.

E invece ritornando a The Wool Cottage, c’è una tecnica in particolare che ti piacerebbe imparare da poter incorporare nelle tue creazioni?

Mi piacerebbe imparare a lavorare a maglia con i ferri: mi vergogno come una ladra a dirlo ma per me il lavoro a maglia è solo quello che riesco a realizzare con le macchine da maglieria. 

Mai vergognarsi! Noi invidiamo tantissimo il tuo talento, visto che non riusciamo neanche a farci un rammendo fatto bene... Vuoi provare a dare un consiglio a chi volesse intraprendere il tuo stesso percorso?

Non credo di essere nella posizione di poter dare nessun consiglio in particolare, anzi sono io che mi trovo a chiederne a destra e a manca.
L'unica cosa che mi sento di dire (di una banalità assurda, la dico più per ricordarla a me stessa), è di non lasciare che la paura abbia il sopravvento. Non si nasce pronti e ogni piccola cosa può apparire spaventosa la prima volta che ci si appresta ad affrontarla, ma questo non deve mai fermare il nostro percorso. 
Vorrei, tra alcuni anni, guardarmi alle spalle e ridere delle cose che oggi mi terrorizzano, come oggi rido della paura che mi incutevano le botti di vino nella cantina del nonno.

E adesso un po’ di gossip: parlaci della persona dietro la crafter. Come passi le tue giornate quando non ti dedichi alle tue creazioni?

Siccome per ora "non di solo handmade vive Daniela" (semi-cit.), principalmente passo la mia giornata lavorando in un'azienda agricola. Coltivo verdure e le trasformo in salse, sott'aceti, sott'olio, produco succhi e confetture di frutta. Anche qui lavoro tanto con le mani e in maniera artigianale, il "fatto a mano" è un po' una costante che mi accompagna da anni.

Che meraviglia! (E anche che fame!) Ti facciamo la domanda funky: qual è la canzone che canti più spesso sotto la doccia?

Adoro il buon vecchio cantautorato italiano, mi trovo spesso a canticchiare le canzoni di Battiato. Ma lo faccio esclusivamente quando mi asciugo i capelli, solo il rumore del phon alla massima potenza riesce a coprire i miei ululati.

A cosa stai lavorando al momento? Hai nuovi progetti in caldo?

Il prodotto hot per la primavera/estate 2016 sono le espadrillas, sono stati proprio i miei cugini ad avere questa brillante idea e curare il lavoro di prova, testare, perfezionare l'articolo. Ora testa e mani sono impegnate al 100% nella promozione-produzione di questo prodotto.
Progetti che covano nella testa ce ne sono a bizzeffe: vorrei trovare il modo di realizzare calze da yoga, lanciarmi nella produzione di sciarpe (le detesto cordialmente, quindi non riesco a concentrarmi abbastanza sul prodotto), realizzare una linea di scaldamuscoli, varie ed eventuali che ora non ricordo, ma stanotte sicuramente mi verranno in mente!

Ti lasciamo le redini per un momento, fatti la domanda a cui avresti sempre voluto rispondere!

Nessuno mi ha mai chiesto: "cosa vorresti fare da grande"? 
Solo pochi anni fa avrei avuto una risposta certa, oggi la risposta sarebbe: "Non ho un'idea precisa, so solo che vorrei continuare ad imparare cose nuove". Forse un po' sono cresciuta. Oppure sto semplicemente invecchiando.

Grazie mille per averci dedicato il tuo tempo! E ora via alla pubblicità selvaggia, lasciaci tutti i tuoi link!

Grazie mille a voi per l'ospitalità!

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